logo
homedanielatestimonianzebtn.stamparosariobtn_ENG

 

 

 

Stampa

2023

marzo

 

messa 30

pdf

(pagina ad alta risoluzione)

 

gennaio

lavoce gen24

2023

novembre

la voce 23 11

ottobre

laVoce ott23

settembre

aggiornamento

maggio

marzo

la voce marzo 23

gennaio

la voce

 

2022

27 novembre - La Voce

laVoce nov 22

Comunicazioni del Vescovo - Ottobre

com

 

2 ottobre - La Voce

la voce

22 maggio - La Voce

lavoce maggio22

2021

 

31 Ottobre - Toscana Oggi

TOnov21

TOnov21

 

17 Ottobre - Toscana Oggi - inserto regionale

to17ott

Ottobre - La Nazione

la nazione ott 21

Ottobre - Toscana Oggi

toscana oggi ott 21

Settembre - Toscana Oggi

piatti

Luglio - Toscana Oggi

toscanaoggi lug21

Maggio - La Nazione

lanazione pagina

 

 

la nazione annuncio

Maggio - Il Tirreno

tirreno annuncio

2020

Ottobre - La Voce di Valdinievole

La Voce - Gemma Sordi

 

Marzo - La Voce di Valdinievole

la voce

 

A seguito della presentazione del libro  «Solo per te Gesù. Daniela Benedetti Spadoni» (ed.Effatà) di Gaia Corrao,abbiamo incontrato la medesima autrice, nota anche per la sua collaborazione con il settimanale «Il Nuovo Giornale» di Piacenza e per aver curato numerose biografie delle collane «Testimoni della fede» e «Santi in tasca». Gaia Corrao, inoltre, vanta la pubblicazione anche di vari libri.


In poche parole potrebbe riassumere la biografia di Daniela Benedetti Spadoni?
«La vita di Daniela è stata una vita semplice, di quelle che potrebbero passare inosservate all’occhio insensibile di quanti guardano solo all’apparenza delle cose. Invece sono stati in tanti ad essere toccati da lei, dal suo fare diverso, da quel suo essere accogliente, sempre serena, di una serenità intima, che scaturiva da un profondo, costante e silenzioso dialogo con l’Amato.
Tutta la vita di Daniela trascorre tra Borgo a Buggiano dove nasce e Montecatini, dove muore di tumore ad appena ventisette anni, lasciando un marito desolato e due figli ancora molto piccoli. Un tumore che in pochi mesi se la porta via». Come possiamo qualificare Daniela Benedetti Spadoni? «Daniela poteva sembrare una ragazza come tutte le altre, eppure da tutte era diversa. Sembrava avesse colto qualcosa che sta aldilà della superficie del nostro vivere.
Fin da bambina aveva nutrito un dialogo semplice,costante, sincero e fedele con il Signore.
Un dialogo che si intensificò sempre di più, fino a diventare profondissimo nei giorni della malattia». Come possiamo,invece,sintetizzare la sua identità interiore? «Fino dal primo giorno,Daniela accolse la malattia come un dono. E già questo la dice lunga sulla sua identità interiore. Morire non è mai facile, ancor meno quando si è ancora giovani e con tutta una vita teoricamente davanti. Eppure Daniela non si scompose alla notizia del suo tumore. Capì subito che i suoi giorni si erano fatti improvvisamente corti, ma non si perse d’animo. Mai.
Anzi, era certa che quel dolore che ora le toccava vivere avrebbe potuto salvare anime, convertire cuori, diventare benedizione per tutti. A quel dono insolito, Daniela disse il suo Sì». In quale ottica occorre leggere questo suo libro? «Quella di Daniela è una figura delicata e al tempo stessa molto forte e concreta che ci spiazza. Man mano che la si conosce, prima ci scomoda, poi ci attira, infine ci spinge a guardare in alto.
Ci scomoda, perché è difficile digerire quanto le è accaduto e viverlo con la serenità con cui lei, nonostante i dolori lancinanti e la sofferenza di un distacco precoce da tutto e da tutti, l’ha vissuto, bevendo il suo calice amaro fino all’ultima goccia, sempre col sorriso.
Ci attira, perché la sua docilità, la sua disponibilità ad accogliere la Croce, ci sono d’esempio.
Ci invita a guardare in alto, perché solo in Dio si possono capire certe cose».


Cosa ha imparato da Daniela Benedetti Spadoni?
«Daniela insegna che la santità non è qualcosa di molto lontano,una figura sbiadita su un santino. La santità si costruisce giorno dopo giorno, accogliendo tutto quello che la vita ci propone, come dono di Dio. La santità consiste proprio in questo: nel camminare con i piedi per terra, tenendo gli occhi sempre rivolti al Cielo. Daniela è uno di quegli esempi di "santa della porta accanto" di cui parla spesso anche Papa Francesco, perché la santità non sta lassù nei cieli e non è per pochi.  È una chiamata per tutti e come la Madonna, Daniela ci insegna a dire il nostro Sì».


A suo avviso,chi sono i destinatari del libro?
«Tutti. Perché la vita di Daniela ha qualcosa da insegnare a ciascuno di noi. Ha parlato sempre poco, non ha scritto mai niente, eppure eccoci qua, ancora oggi - a distanza di tanti anni - a parlare di lei. Questo perché,come diceva il suo caro amico padre Sandro: "Vale più una Daniela,che tante prediche"».

C. P.

 

 

la voce

 

Daniela Benedetti Spadoni, una santa della porta accanto

 


di Lisa Masini Sbolci


Sono state davvero due giornate speciali, quelle di giovedì 27 e di venerdì 28 febbraio, per conoscere e ricordare Daniela Benedetti Spadoni, una giovane e semplice ragazza della nostra diocesi nata nel 1966 e salita al Cielo a soli 27 anni, dopo una breve malattia.
Nella sala della parrocchia di Sant’Antonio a Montecatini è stato presentato il libro «Solo per Te, Gesù», scritto da Gaia Corrao, che ha saputo, con una scrittura briosa e leggera, raccontare la vita semplice e la forte fede di Daniela, facendoci comparire davanti la sua dolcezza, la sua forte personalità, i suoi modi gentili e miti. Una breve introduzione di don Stefano Salucci ha ripercorso il cammino di questi ultimi tre anni, durante i quali una piccola comunità di amici, conoscenti e familiari, con il sostegno e l’approvazione di mons. Vescovo, ha iniziato a pregare e a raccogliere testimonianze, a divulgare la bella notizia della vita di Daniela, del suo mettersi al servizio dei più piccoli e dei più deboli, del suo vivere la vocazione del matrimonio con amore e dedizione, di come ha accolto la malattia e la morte con fiducia e pieno abbandono nelle mani del Signore. Dal momento in cui il vescovo Roberto ha voluto inserire questo percorso all’interno del Giubileo straordinario per la celebrazione dei 500 anni della nostra diocesi, sono state prese iniziative importanti, come la creazione di un sito (www.danielabenedetti.it) dove ognuno può trovare la storia, le testimonianze, gli appuntamenti di preghiera; la vita di Daniela è stata presentata, insieme a quella di padre Fulvi e di Sant’Allucio, durante la veglia diocesana di Pentecoste; è stata stampata una brochure, affinché con poche e semplici parole, con le foto di Daniela bambina, adolescente, sposa e madre, tutti potessero sentirla vicina e presente; è stato affidato a Gaia il compito di ripercorrere tutta la storia di questa donna, «una santa della porta accanto», come la definirebbe Papa Francesco, e ne è uscito un libro, pubblicato dalla casa editrice Effatà, già distribuito nei giorni precedenti a Natale; si è iniziato a presentare la figura di Daniela in ogni parrocchia, seguendo la peregrinatio Sant’Allucii, accostando la sua vicenda a quella del patrono della nostra diocesi.
Di strada ce n’è da fare ancora tanta, ma, come ha affermato don Stefano, se questa è un’opera di Dio, sarà Lui stesso a indicarci i passi da compiere e a spianare la strada. «Lo stile in cui è scritto questo libro - ha detto il vescovo Roberto - si confà proprio alla figura di Daniela: uno stile sottile, leggero, consistente, sostanzioso. Lei aveva la visione dell’Invisibile, uno sguardo su Dio che la faceva andare oltre la malattia e la morte. Delle testimonianze su Daniela mi ha colpito quando viene detto che sorrideva e accoglieva, non giudicava e non dava consigli (i consigli, in fondo, sono una forma di giudizio, può essere la pretesa di portare il nostro modo di pensare agli altri…): questo me l’ha fatta apparire subito come una “santa” simpatica».
E ancora il vescovo ha sottolineato come sia importante far emergere le figure di chi, con la propria vita, testimonia la potenza del Signore che entra nell’esistenza umana, dimora in colui che apre il proprio cuore, e opera cose straordinarie nell’ordinario, nella quotidianità. «La storia della Chiesa non mi ha mai entusiasmato: emergono troppe ombre, troppi compromessi; la storia della nostra diocesi, seppur interessante, non lo sarà mai come quella delle persone in cui Dio fa vedere la sua presenza: Allucio, padre Fulvi, Daniela Benedetti hanno permesso a Dio di agire dentro di loro, hanno dato una testimonianza di Luce, e la loro vita va messa in luce, come quella di tanti altri di cui non abbiamo traccia né tanto meno ricordi scritti. Ecco perché è così importante che sia stato fatto questo libro, che ci sia un documento che possa rimanere e servire a tanti che lo leggeranno.
Daniela non ha bisogno di questo percorso di riconoscimento, piuttosto ne abbiamo bisogno noi: abbiamo bisogno di santità, e la Chiesa sarà credibile solo se sarà santa». Infine, mons. Filippini ha parlato della malattia, del dolore, della sofferenza vissuti da Daniela come un dono, la sua partecipazione privilegiata alla croce di Gesù: nel suo intimo «scambio d’amore» con il Signore, questa giovane donna ha offerto la propria vita perché Dio compisse la sua opera salvifica e redentrice. E durante la Messa celebrata il 28 febbraio, ricorrenza della morte di Daniela, nella parrocchia in cui lei ha vissuto da bambina, San Pietro Apostolo a Borgo a Buggiano, don Stefano Salucci ha invitato a prepararci a vivere con fede quei momenti, presenti prima o poi nella vita di ciascuno, in cui la serenità, il benessere, la salute ci verranno tolti e ci verrà chiesto di offrire noi stessi. Il digiuno quaresimale che ci viene proposto di vivere in questo tempo dev’essere come un allenamento per imparare a condividere ogni giorno ciò che abbiamo con i piccoli che incontriamo sulla nostra strada, come hanno fatto Allucio, padre Fulvi, e Daniela.

 

 

Gennaio - La Voce di Valdinievole

Pochi giorni prima di Natale, come un dono ben preparato ma anche inaspettato, è uscito il libro “Solo per Te Gesù” sulla vita di Daniela Benedetti Spadoni. Frutto di un grande desiderio ed anche di molta preghiera da parte di tanti che hanno avuto il dono di condividere con lei un pezzo di cammino, questo libro sarà uno strumento per permettere a tutti di conoscere le grandi cose che Dio ha operato in lei. Gaia Corrao, giornalista e autrice di diversi libri, ha saputo descrivere la personalità e la spiritualità di Daniela come se l’avesse davvero conosciuta, attraverso le testimonianze raccolte e il diario che il marito Patrizio scrisse durante i giorni della malattia. Come si legge nell’introduzione curata da don Stefano Salucci, «Daniela emerge da queste pagine vera come mai avrei potuto pensare potesse essere narrata, con i suoi tratti gentili ma decisi, con i suoi modi miti e al tempo stesso di straordinaria statura». Il libro è arricchito da molte foto, che ci mostrano una Daniela bambina, adolescente e adulta, di una bellezza straordinaria e profonda, la sua vita è narrata con poche e semplici parole: le sue prime tappe scolastiche e familiari, gli anni del volontariato, il matrimonio con Patrizio, il dono della maternità con la nascita di Daniele e Giovanni, la malattia che in cinque mesi ha portato alla conclusione la sua vita tra noi, ma che lei ha percorso come una pista di lancio verso il Cielo. La sua è stata una vita breve, ma sono stati 27 anni vissuti con l’intensità, la fede e l’amore di un’intera vita dedicata e offerta a Gesù per il bene degli altri. «Daniela ha detto Dio con la sua vita e ancor di più con la sua morte, insegnandoci a vivere e morire nell’affidamento totale a Colui che ci è Padre e dal quale dobbiamo sentirci teneramente guardati, mai dimenticati, sempre amati». A tutti vogliamo che giunga tra le mani questo piccolo ma prezioso libro, che arricchisce e integra l’opera di testimonianza su Daniela che accompagna la peregrinatio delle reliquie di Sant’Allucio: in ogni parrocchia che ospita la reliquia del patrono della nostra diocesi, infatti, viene proposto un momento in cui presentare alla comunità la figura di questa semplice donna la cui vita è stata «il segno di un amore infinito, fino in fondo, fino all’ultimo respiro, fino all’ultima possibilità», come disse don Enrico Carocci, amico e padre spirituale di Daniela, durante l’omelia nel giorno delle sue esequie. Un percorso, quindi, di conoscenza e preghiera, inserito nell’anno del Giubileo straordinario in occasione del Cinquecentenario della nascita della nostra diocesi di Pescia, durante il quale si prevede l’apertura della fase diocesana del processo per il riconoscimento dell’eroicità delle sue virtù. Il libro, che ha un costo di 4 euro, è disponibile presso la curia vescovile, o si può avere tramite don Stefano Salucci, parroco della parrocchia di Castellare di Pescia, o chiamando i numeri 331 1282405 (Lisa), 389 6985337 (Giovanni), 3200174682 (Cristina). «...sono sicuro che la lettura di questo testo farà bene a molti e che contribuirà non poco a far comprendere che la santità non ha niente a che vedere con i “santini”, ma che è impastata con la vita quotidiana, con le sue gioie e con i suoi dolori, con la salute come con la malattia, e che, soprattutto, è veramente alla portata di noi tutti» (dall’introduzione di don Stefano Salucci).

Lisa Masini Sbolci

 

2019

 

 

21 aprile - La Voce di Valdinievole

La Voce 21 aprile

 

19 marzo - Il Tirreno

 

10 marzo - La Voce di Valdinievole

stampa

 

Marzo - Sito della Diocesi di Pescia

sito diocesi

 

28 febbraio - Il Tirreno